Trailer

Leggi i precedenti episodi

martedì 19 dicembre 2006

strangers in NY - 5# episode


Continuo a fissare, immobile, lo sconosciuto.

Nonostante sia fisicamente più piccolo di me, mi inquieta.

Non sono un tipo da "film western": i lunghi sguardi di sfida mi stanno sul cazzo!

Inizio, deciso, ad avvicinarmi.

Via il dente via il dolore.

Forse è solo un passante, forse è un gay che fissa il mio culo, forse è cieco come ray charles e non vede niente da dietro gli occhiali scuri, forse...

Buongiorno Mr. Damiani

Lo sconosciuto, a meno di tre metri di distanza, mi rivolge la parola

Ci conosciamo?
Non ancora ... ma abbiamo un amico in comune ... Max
Si, lo conosco.
Lo so...e so anche che vi siete incontati per lavoro
La gente che non si fa gli affari propri non la sopporto.
Si fidi Mr.Damiani...sono affari miei.
Cosa intende?
La ragazzina che deve curare ... è mia figlia.

(continua)

ilflaviatore

martedì 12 dicembre 2006

strangers in NY - 4# episode

Ho lasciato il tavolo di Max da ormai tre ore.

Sto vagando senza metà da un posto all'altro.

Sembro una mosca impazzita che sbatte le ali, rimbalzando tra il soffitto e i moboli di casa...

e, alla fine, casco nella ragnatela ...


Il ponte di Brooklyn, un fitto intreccio di cavi metallici tessuti da un gigantesco ragno.
Chissà dove si nasconde?

Mi blocco.
Non riesco ad attarversarlo. C'ho provato ma niente da fare. Ho paura del ragno...

Alzo lo sguardo e mi aspetto di vedere superman volare tra i tralicci oppure Bruce Willis che si tuffa nel fiume ... ho dormito troppo poco!

All'improvviso c'è qualcosa che non va.
Il vento inizia a soffiare più forte.
I gabbiani sono spariti.
Sento una morsa nello stomaco ...


QUALCUNO DIETRO DI ME!!!!

Mi volto... ad una ventina di metri ... un uomo.

Occhiali scuri, carnagione chiara e capelli corvini corti.
Mi sta guardando.
Immobile.

Io faccio altrettanto.

(continua)

ilflaviatore

lunedì 4 dicembre 2006

strangers in NY - 3# episode


Angolo 57th Street.
Specialità carne.

In questo ristorante ho conosciuto Max.
Il cuoco, Earl, è il migliore a cucinare la T-bone, ne troppo cotta ne troppo cruda...perfetta.

Entro nel locale.
Eccolo. Seduto al suo solito tavolo.
Sono le 10:30 del mattino e sta già sbranando un chilo e mezzo di carne rosso vivo.
Rosso come la sua testa.

Max è un "pel di carota" da 120 Kg per un metro e ottanta.
Quasi un cubo su due piedi...

Alza i suoi furbi occhi azzurri su di me.

Che cazzo di faccia..!
Già, anche la tua non scherza...io ho le cicatrici...qual'è la tua scusa? Caduto dalla culla?
Simpatico come sempre...dai siediti

Mi piazzo davanti al suo faccione.
Vuoi qualcosa?
Un litro di caffè, grazie.
Ehehe...ti piace il lavoro che ti ho procurato, allora?
Mi brucia ancora il taglio sulla fronte...
Passerà...senti se vuoi ti organizzo un incontro..
HO SMESSO. Punto
Ok Ok come non detto. Ti ho chiamato per un altro lavoretto.
Tipo?
Devi fare da Bodyguard alla figlia di un mio amico, e basta.
mmm...età?
22, circa.
Quando?
Domani sera, prima te la mando al locale, cosi mi fai ancora da Buttafuori, poi gli fai da baglia...ti do 3000$ extra.
Cazzo..! Deve essere proprio un amico...
Si...accetti?

Chissà perchè ma so già che mi farò molto male...

(continua)

ilflaviatore

sabato 2 dicembre 2006

strangers in NY - 2# episode


Odio il lunedi mattina.

Davvero!


Uso il termine "odio" nel suo più sincero significato... ODIO il lunedi!!!!!


Alzarmi presto, dopo una lunga nottata a bere coca e rhum fino alla nausea, non è l'ideale per iniziare la settimana...


Mi guardo allo specchio. Che schifo!

Le occhiaie mi arrivano fino al mento. I capelli, ormai, sono fuori controllo. Troppo lunghi e troppo ricci...

Che schifo!


Mi accarezzo il viso con il dorso della mano destra...la barba sembra carta vetrata ma è l'unica cosa che mi piace .

Notte dopo notte, la mia faccia diventa sempre più un Picasso! Un' altra cicatrice sulla fronte si è aggiunta a quella sul labro superiore e a quella che incornicia il sopraccicglio sinistro.


Di questo passo mi troverò con una cerniera lampo in faccia...


E' una settimana che lavoro come butta fuori e sono già uno straccio... ma chi cazzo me lo fa fare???

I soldi, coglione! E' inutile che mi guardi cosi dallo specchio...ti danno un sacco di soldi!!! TANTI!!!!!


Mi allontano dallo specchio, la cruda verità a quest'ora è insopportabile...


Vado in cucina, sono avanzate delle patatine del Mac...non mi ricordo nemmeno quando le ho prese...

Mentre le mastico come fossero dei chewing gum, squilla il cellulare.


Allungo le orecchie come un coyote...dov'è?

E' in bagno, sotto lo specchio.

Rispondo al cellulare mentre il Picasso mi osserva dal regno dei morti...

Ciao Max...

tutto ok...

si, anch'io lo odio ...

cosa?

OK, tra mezz'ora da Earl.

Click. siamo uomini di poche parole, io e Max.


Mi spazzolo i denti con quello che dovrebbe essere uno strumento per i denti ...come cazzo si chiama?...

Una rapida doccia gelata come un cubetto di ghiaccio sulle gingive....

E vado in camera da letto, dove mi immergo nell'armadio per uscirne vestito in gessato blue, camicia azzurra e scarpe di pelle nera....se la mia faccia fa pietà almeno il resto deve fare la sua porca figura!


Un ultimo saluto a Picasso. Tutto sommato mi è simpatico...


(continua)


ilflaviatore



venerdì 1 dicembre 2006

strangers in NY - 1# episodio


Sono le 5 e qualche cosa della mattina...
L'aria di Dicembre taglia come un rasoio quel poco di faccia che sbucca fuori dal bavero alzato del mio cappotto e dalla sciarpa in pashmina legata stretta intorno al collo e alla bocca.

I capelli, senza controllo, prendono vita e si dimenano sulla mia fronte.

Devo sembrare quella fottuta "Medusa" con i serpenti in testa...

Lentamente cammino sulla promenade del Ponte di brooklyn...
sono 5 anni che vivo a NY ed è la prima che lo faccio...e sarà anche l'ultima, cazzo!

Guardo in lontananza.
Non vedrò la fine di questo ponte. Non raggiungerò mai l'altra sponda.
Mi aspettano a metà strada, nel punto più alto sull'East River.

Come cazzo sono finito in questa situazione? Ricordo solo di avere accettato un lavoro facile facile e di essere finito fottuto fottuto!

Lei mi aspetta seduta sulla panchina, avvolta nel suo trench panna e nascosta dai suoi occhiali scuri.
Nervosa, si mordicchia il labbro superiore.

Dio... gli strapperei i vestiti a morsi!

Mi siedo alla sua destra, tenendo le mani nelle tasche.

Sei pronto?

Si...tu sei pronta?

no, ma non abbiamo scelta.

Sfilo la mano sinistra dal cappotto e stringo la sua.

Ci alziamo. ci avviciniamo al bordo della passeggiata in legno.
Scavalchiamo le balaustre e rimaniamo in bilico sul grande fiume grigio.

Sarà un bel salto...


(continua...)


ilflaviatore