Ho lasciato il tavolo di Max da ormai tre ore.
Sto vagando senza metà da un posto all'altro.
Sembro una mosca impazzita che sbatte le ali, rimbalzando tra il soffitto e i moboli di casa...
e, alla fine, casco nella ragnatela ...
Il ponte di Brooklyn, un fitto intreccio di cavi metallici tessuti da un gigantesco ragno.
Chissà dove si nasconde?
Mi blocco.
Non riesco ad attarversarlo. C'ho provato ma niente da fare. Ho paura del ragno...
Alzo lo sguardo e mi aspetto di vedere superman volare tra i tralicci oppure Bruce Willis che si tuffa nel fiume ... ho dormito troppo poco!
All'improvviso c'è qualcosa che non va.
Il vento inizia a soffiare più forte.
I gabbiani sono spariti.
Sento una morsa nello stomaco ...
QUALCUNO DIETRO DI ME!!!!
Mi volto... ad una ventina di metri ... un uomo.
Occhiali scuri, carnagione chiara e capelli corvini corti.
Mi sta guardando.
Immobile.
Io faccio altrettanto.
(continua)
ilflaviatore
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